The Great Learning : Un viaggio sonoro ipnotico attraverso suoni distorti e paesaggi acustici onirici

The Great Learning :  Un viaggio sonoro ipnotico attraverso suoni distorti e paesaggi acustici onirici

“The Great Learning”, composto dal visionario artista sperimentale John Oswald nel 1989, rappresenta un capolavoro della musica concreta, il genere musicale che utilizza suoni registrati dal mondo reale come materia prima creativa. John Oswald è una figura chiave nell’avanguardia musicale canadese, noto per il suo approccio audace e innovativo alla manipolazione del suono. La sua opera ha influenzato generazioni di artisti sperimentali, aprendo nuove strade per l’esplorazione sonora e la decontestualizzazione dei significati acustici.

“The Great Learning” è un brano di straordinaria profondità e complessità. Durata circa 40 minuti, l’opera trascina l’ascoltatore in un viaggio sonoro ipnotico che sfida le convenzioni della musica tradizionale. Oswald utilizza una tecnica chiamata “plunderphonics”, il cui nome deriva dalla parola inglese “to plunder” (saccheggiare) e “phonics” (fonica). In pratica, questa tecnica consiste nel campionare e manipolare suoni da fonti preesistenti, come registrazioni musicali o di conversazioni quotidiane.

Nel caso di “The Great Learning”, Oswald si basa principalmente su campioni tratti da trasmissioni radiofoniche, creando un collage sonoro incredibilmente ricco e variegato. I suoni vengono tagliati, incollati, ripetitivamente modificati, creando texture sonore sorprendentemente evocative che suggeriscono paesaggi acustici onirici, conversazioni frammentate, rumori urbani distorti. L’ascoltatore si trova immerso in un universo sonoro strano e affascinante, dove la familiarità dei suoni quotidiani viene sconvolta da una serie di manipolazioni sonore che li portano a trasformarsi in qualcosa di totalmente nuovo.

Il risultato finale è un brano che sfida le nostre aspettative sull’esperienza musicale, costringendoci ad ascoltare con attenzione e curiosità. La struttura del pezzo non segue schemi tradizionali. Non ci sono melodie definite, ritmi regolari o progressioni armoniche lineari. L’opera si evolve in modo organico e imprevedibile, trascinando l’ascoltatore attraverso una serie di paesaggi sonori che si alternano tra momenti di calma e silenzio e esplosioni di suono intenso e dissonante.

“The Great Learning” è un’esperienza sensoriale unica e profonda. Per apprezzare appieno questa opera, è necessario abbandonare le aspettative legate alla musica tradizionale e aprirsi all’imprevisto.

Analisi dettagliata della struttura musicale:

Sezione Durata (circa) Descrizione
Introduzione 5 minuti Texture sonore sparse e delicate. Suoni ambientali e frammenti di voce distorta.
Sviluppo principale 25 minuti Collage sonoro intenso con sovrapposizioni di suoni e variazioni ritmiche improvvise. Presenza di elementi melodici frammentati.
Conclusione 10 minuti Calma graduale. Le texture sonore si diradano, lasciando spazio a un silenzio profondo.

L’influenza di John Cage:

È impossibile parlare di “The Great Learning” senza menzionare l’influsso del compositore americano John Cage, figura di spicco dell’avanguardia musicale del XX secolo. Cage è noto per le sue opere sperimentali che mettevano in discussione i tradizionali concetti di musica, proponendo idee come il silenzio come composizione musicale e la indeterminazione nell’esecuzione.

L’utilizzo della “plunderphonics” da parte di Oswald riflette in parte l’approccio di Cage al ridefinizione dei confini della musica. Entrambi gli artisti hanno sfidato le convenzioni del genere musicale, esplorando nuove possibilità espressive e mettendo in discussione il ruolo dell’autore nella creazione musicale.

Conclusione:

“The Great Learning” è un’opera monumentale che celebra la potenza della creatività sonora. Attraverso l’uso innovativo della “plunderphonics”, John Oswald crea un universo sonoro unico e affascinante, invitandoci a riflettere sulla natura stessa del suono e il suo potenziale espressivo. Questa opera rimane una pietra miliare nella storia della musica sperimentale, ispirando generazioni di artisti a esplorare nuovi territori sonori e a mettere in discussione i limiti dell’immaginazione musicale.