The Wanderer Unisce Melodie Epiche con Urla Primitive

The Wanderer Unisce Melodie Epiche con Urla Primitive

“The Wanderer” dei Saxon, una perla nascosta tra le gemme del Heavy Metal britannico, si distingue per l’abbinamento inedito di melodie epici e urla primitive. Pubblicato nel 1980 nell’album “Strong Arm of the Law”, questo brano esprime l’energia grezza e selvaggia tipica dell’epoca d’oro del NWOBHM (New Wave of British Heavy Metal), mescolata ad un senso di epicità che presagerà il progressivo cambiamento del genere negli anni successivi.

I Saxon, nati a Barnsley nel 1976, erano capitanati dal frontman Biff Byford, una figura carismatica con una voce potente e roca che divenne iconica nel panorama metal. La formazione originale comprendeva anche Graham Oliver alla chitarra (il suo riff in “The Wanderer” è ancora oggi studiato da molti aspiranti chitarristi), Steve Dawson alla seconda chitarra, Paul Quinn al basso e Nigel Glockler alla batteria. Questa combinazione diede vita ad un suono potente e diretto, con influenze da Judas Priest, Motörhead e Iron Maiden, che li aiutò a conquistare una fetta importante del pubblico metal britannico.

“The Wanderer”, il quarto brano nell’album “Strong Arm of the Law”, si apre con una furiosa progressione di chitarre e batteria, seguita dalla voce roca di Byford che canta le vicende di un viaggiatore solitario in cerca della verità e dell’amore. Il testo, ricco di simbolismo, parla di temi universali come la ricerca di sé stessi, il senso del destino e la lotta contro le avversità. La melodia è semplice ma efficace, con una struttura classica che comprende strofe, ritornello e ponte.

L’armonizzazione vocale, tipica del metal classico, aggiunge profondità al brano, creando un effetto corale che aumenta l’impatto emotivo della canzone. Il solo di chitarra di Oliver è un vero e proprio tour de force, ricco di note rapide e vibrati potenti, che dimostra la sua abilità tecnica.

La bellezza di “The Wanderer” risiede nella capacità di fondere melodie orecchiabili con una sonorità cruda e potente. Le strofe sono guidate da riff heavy e ritmi forsennati, mentre i cori si ergono come inni epici.

Byford, con la sua voce che oscilla tra grida feroci e melodie melodiche, narra le vicende del protagonista come un vero e proprio cantastorie moderno.

Il brano raggiunge il suo apice nel finale, con una progressione di chitarre che aumenta di intensità fino a raggiungere un climax esplosivo. La batteria di Glockler, potente e precisa, scandisce il ritmo del brano con la forza di un battito cardiaco furioso.

Analizzando la Structure:

Sezione Descrizione
Introduzione Un’esplosione di chitarre e batteria introduce il tema principale
Strofe Biff Byford canta le vicende del “Wandering Man”
Ritornello La melodia si apre in un inno epico, con cori potenti
Ponte Un momento di calma relativa che prepara la fase finale
Solo di chitarra Graham Oliver sfoggia una performance virtuosistica
Finale Un crescendo di intensità porta a un climax epico

L’eredità di “The Wanderer”:

“The Wanderer” rimane uno dei brani più celebri dei Saxon e ha contribuito alla popolarità del NWOBHM. Il brano è stato reinterpretato da diverse band e artisti, testimoniando la sua influenza nel mondo della musica heavy metal.

Oltre a questa canzone iconica, i Saxon hanno pubblicato altri album di successo, tra cui “Wheels of Steel”, “Denim and Leather” e “Crusader”. Hanno continuato a suonare e registrare nuovi materiali anche dopo il declino del NWOBHM, dimostrando una perseveranza rara nel mondo della musica.

Oggi, i Saxon sono considerati uno dei pilastri del heavy metal britannico e “The Wanderer” rimane un classico senza tempo che continua ad ispirare nuove generazioni di metallari.

Se stai cercando una canzone che ti faccia vibrare con la sua energia grezza e il suo senso di epicità, “The Wanderer” dei Saxon è sicuramente un brano da ascoltare.